La lettera arrivò a Cesena dal lager cinque giorni prima della LIBERAZIONE

La lettera arrivò a Cesena dal lager cinque giorni prima della LIBERAZIONE

Parte dallo Stalag XIB il 17 agosto 1944, è “verificata” dal censore n. 58 (probabilmente con il medesimo inchiostro blu, imprime anche il timbro “Norditalien” ritenendo che la frazione S. Vittore di Cesena fosse nel territorio ancora controllato dalla RSI) arriverà alla “Signora Giulia Brunetti” solo il 20 aprile 1945, il giorno prima della data ufficiale del superamento della linea Gotica

Autonomia differenziata, SUD e NORD Italien

CAPSULE DEL TEMPO, le orme della prigionia nella corrispondenza Il 29 aprile 2024 nell’agenda del Parlamento italiano c’è la discussione su un tema “nuovo”, l’Autonomia differenziata che, per chi la propone, consentirebbe di mantenere più risorse laddove vengono prodotte, il NORD, diminuendo la solidarietà nazionale, quindi verso il SUD. Per altri l’adozione di tale provvedimento… Continua a leggere Autonomia differenziata, SUD e NORD Italien

Le orme della prigionia nella corrispondenza

Lettere, buste, francobolli e posta “internata” Nel corso del “Laboratorio di Filatelia presso Televita“ sul tema “Storia Postale dei prigionieri di guerra e degli internati” è apparso evidente quanto l’integrazione delle informazioni LeBI con quellevere e proprie “capsule del tempo” quali sono le“corrispondenze” degli IMI, già presenti nel “Museovite di IMI” o appartenenti a collezionisti… Continua a leggere Le orme della prigionia nella corrispondenza

Vasco, l’uomo che (forse) ispirò il nome del cantante

Il 4 aprile 2024 nella rubrica “lettere” curata sul Corriere della sera da Aldo Cazzullo, corredato da una lettera del Sig. Paolo Castagna, è stato pubblicato il “documento di identità” del Prigioniero di guerra Vasco Zambon il quale condivise la prigionia con il padre del cantante e che, si presume, lo ispirò nel “battezzare” il figlio. Qui sopra la scheda anagrafica presente su Lessico Biografico IMI che conferma quanto scritto nella lettere del Sig. Castagna

27 gennaio giorno della MEMORIA delle vittime dell’olocausto

Tra il 1933 e il 1945, Germania Nazista e alleati, crearono più di 44.000 campi di concentramento destinati a incarcerare o isolare gli Ebrei e altri gruppi di indesiderabili .
Questi campi furono usati per diversi scopi, tra i quali i lavori forzati, la detenzione e l’eliminazione in massa dei prigionieri.
Il 27 gennaio 1945 è stato il giorno dell’abbattimento da parte dell’armata rossa dei fili spinati di Auschwitz. Nell’aprile 1945 i soldati USA liberarono il campo di concentramento di Buchenwald, successivamente Dachau e Mauthausen; e le forze britanniche liberarono alcuni campi di concentramento nel nord della Germania, tra i quali Neuengamme e Bergen-Belsen.
Cosa è accaduto negli altri, di quei 44.000, Stalag/campi di concentramento?
Un faro su quello che è stato il lavoro forzato, la schiavitù di massa imposta ai prigionieri, in particolare a coloro che avevano ancor meno diritti, perché progressivamente spogliati anche del pur leggero mantello sancito dalla Convenzione di Ginevra, furono gli I.M.I. (Internati Militari Italiani).