Autonomia differenziata, SUD e NORD Italien

CAPSULE DEL TEMPO, le orme della prigionia nella corrispondenza

Il 29 aprile 2024 nell’agenda del Parlamento italiano c’è la discussione su un tema “nuovo”, l’Autonomia differenziata che, per chi la propone, consentirebbe di mantenere più risorse laddove vengono prodotte, il NORD, diminuendo la solidarietà nazionale, quindi verso il SUD.

Per altri l’adozione di tale provvedimento porterebbe un’Italia divisa in due da un confine di fatto.

A tanti ricorda quello politico/difensivo del Rubicone, “ALEA JACTA EST”; ad altri il Regno di Ruggero II che abbracciò a sud oltre un terzo dell’Italia geografica: dal Tronto al Golfo di Gaeta, fino alla Sicilia; ciò mentre lo Stato monarchico dei longobardi si estendeva dalle Alpi al Tevere, si andavano formando i “comuni” e a seguire: repubbliche, ducati, regni e poteri, poi anche “restaurati”[1], fino all’unificazione garibaldino-sabauda[2].

Ricorda il dopo 8 settembre 1943

Ad altri ancora, come a chi scrive, ricorda il dopo 8 settembre 1943con l’Italia divisa in due dalle linee Gustav e Gotica, il “regno del sud”, con la progressiva avanzata alleata, e la “repubblichina” al nord, occupata dai nazi-fascisti i rastrellamenti, le deportazioni, gli internamenti e la lotta partigiana.

La separazione “Suditalien” o “Norditalien” è evidente dagli “annullamenti postali” della corrispondenza censurata[3] dei prigionieri in Germania, in particolare gli I.M.I. (Internati Militari Italiani). (Fig. 1)

Le due Italie differenziate

Tale corrispondenza è esemplare delle “due Italie differenziate”, non solo per la diversa destinazione,[4] ma anche per le varie censure; era verificata nel lager ma, se arrivava/partiva a Sud lo era anche da quella “americana” mentre quella del Nord da quella fascista. (Fig. 2)

Nell’agosto 1944 gli alleati avviarono un piano strategico di attacco alla linea “Gotica”, riuscirono a sfondare alcune linee fortificate. Tra la fine di agosto e l’inizio di settembre la guerra arrivò nel cuore della Romagna. Il 21 settembre viene liberata Rimini, il 20 ottobre Cesena. Solo con la successiva offensiva di primavera, il 21 aprile 1945, la linea Gotica viene definitivamente superata.

La lettera (FIG. 3) parte dallo Stalag XIB[5] il 17 agosto 1944, è “verificata” dal censore n. 58 il quale, probabilmente con il medesimo inchiostro blu, imprime anche il timbro “Norditalien” ritenendo che la frazione S. Vittore di Cesena fosse ancora nel territorio controllato dalla RSI.

C’è anche una combinazione rara sotto il profilo collezionistico-postale

Tale lettera arriverà alla “Signora Giulia Brunetti” solo il 20 aprile 1945, il giorno prima della data ufficiale del superamento di quella linea Gotica, di sicuro porosa in “zona Rubicone”, tanto è che il 20 ottobre 1944 i partigiani sfilarono per Cesena[6] e la censura/postale/militare alleata si era così ben organizzata da imprimere l’annullo “PW EXAMINER” (in una combinazione, rara sotto il profilo collezionistico-postale, di buon auspicio per la storia degli IMI e dell’Italia): al di sopra delle impronte “Norditalien”[7] e censura dello Stalag, sotto e a fianco dell’annullo di arrivo “Forlì 20 4 1945”, a cinque giorni dalla LIBERAZIONE!

Gabriele Guglielmi https://gabrieleguglielmi.org


[1] dal punto di vista postale e filatelico tale periodo è riferibile agli A.S.I. (Antichi Stati Italiani) https://www.ibolli.it/indexes/asi/index.php  “la carta politica dell’Italia centro-settentrionale finì col comprenderne, alla vigilia dell’unificazione italiana nel 1859-1861, non più di sette (Sardegna, Lombardo-Veneto, Modena, Parma, Firenze, Roma e Due Sicilie)” Giuseppe Galasso DUE ITALIE NEL MEDIOEVO? http://www.storiamediterranea.it/public/md1_dir/r1638.pdf

[2] dal punto di vista postale e filatelico tale periodo è riferibile al Regno https://www.ibolli.it/indexes/italia/sommarioregno.php

[3] In proposito di censura si segnale l’articolo “Le orme della prigionia nella corrispondenza” pubblicato su Liberi 2024 1-2 https://www.anrp.it/wp-content/uploads/2024/03/1-2-2024.pdf

[4] Nella Fig.2 le frecce rosse indicano la destinazione Nord o Sud, nel secondo caso viene utilizzato un format pre-stampato per cancellare la “zona di NON interesse”, le frecce nere indicano le impronte dei censori, germanico e americano al Sud, sempre germanico ma repubblichino al Nord con anche l’annullo “Prelevata per la Censura-restituita alle Poste, il 12 OTT. 1944” con pure l’anno del regime.

[5] https://lessicobiograficoimi.it/index.php/maps/show mappa “I LAGER DEGLI ITALIANI”

[6] “una colonna di partigiani riesce ad entrare in città, al comando di Scevola Franciosi” (Franco Spazzoli, 18 ottobre 20220)  https://cesenadiunavolta.it/la-liberazione-di-cesena-e-il-cesena-war-cemetery/

[7] Norditalien quindi non più sotto il dominio nazi-fascista bensì parte di un’Italia riunificata

Di GABRIELE GUGLIELMI

“Sono collezionista di francobolli da oltre 40 anni e non colleziono francobolli. La mia passione sono le lettere intere con le quali posso mostrare la storia” (Rolf –Dieter Wruck), quale migliore definizione della Storia Postale? Collezioniamo Storia postale con quella speciale caratteristica che sono le storie, in questo caso postali, quindi uniche. I francobolli sono stampati in milioni di esemplari, le storie sono uniche quanto le opere d’arte. Non solo perché è quasi impossibile che due buste abbiano gli stessi: timbri, francobolli, date di partenza transito e destinazione … diventano uniche quando raccontano proprio quella storia. Quasi impossibile anche lo scambio, tipico dei collezionisti (ce l’ho, ce l’ho, mi manca) per completare la collezione, ci si viene incontro focalizzandosi su periodi, luoghi, vie-tragitti, persone … caratteristiche cartacee e di inchiostri … diversi … così che ognuno possa approfondire ciò a cui più tiene. Siamo il contrario di chi ha il bunker con opere d’arte da ammirare tenendole solo per sé. Noi condividiamo in rete immagini, dati e informazioni di tutto questo, a volte minuscolo altre volte importante, patrimonio dell’umanità.

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